Efficienza, sostenibilità e replicabilità sono le parole-chiave del progetto “INNORTIFLORIS. Innovazioni nelle produzioni integrate orticole e floricole sostenibili”, finanziato dalla Regione Siciliana in attuazione del Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale, presentato questa mattina nell’Aula magna dell’Istituto Tecnico Agrario, Professionale Alberghiero e Professionale per l’Ambiente e l’Agricoltura “Abele Damiani”.
Presenti, rappresentanti di enti e istituzioni, del mondo dell’imprenditoria agricola e del mondo scientifico per approfondire il tema delle risorse e di nuove strategie operative per la produzione e la protezione integrata di piante coltivate, di interesse sia ornamentale che orticolo. L’obiettivo è quello di ottenere prodotti a ridotto rischio tossicologico e con elevate caratteristiche organolettiche e salutistiche.
Ad intervenire l’on Stefano Pellegrino che ha sottolineato come il tema della sostenibilità ambientale e dell’innovazione in ambito agricolo sia più che mai attuale. “Siamo felici di accogliere questo progetto e di creare momenti importanti di dibattito e confronto per far crescere un settore che merita la giusta attenzione“. A seguire gli interventi di Nicola Maltese (Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura); Pasquale Agileri (Presidente del collegio dei Periti Agrari); Francesco Siacca (vicepresidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali).
“E’ importante che nella nostra aula magna, rinnovata e aperta, oggi si parli di agricoltura pulita, innovazione e ricerca – ha affermato Antonella Ingianni, docente dell’istituto “Abele Damiani” – la scuola deve essere in primo piano in questo senso, motore culturale per i professionisti dell’agricoltura, gli enti preposti e i ricercatori. Abbiamo la necessità di educare i nostri studenti a comprendere al meglio questi meccanismi complessi, per sperare in un futuro migliore“.
Ad illustrare il progetto e i primi esiti della sperimentazione sul campo, che riguarda la validazione di soluzioni volte a ridurre possibili ricadute negative sull’ambiente, l’adozione di sistemi di produzione integrata e l’utilizzo di biopesticidi, sono stati i componenti del team scientifico delle due Università di Catania (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente) e Palermo (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali): Gaetano Siscaro, Lucia Zappalà, Gaetana Mazzeo, Beppe Benedetto Consentino, Leo Sabatino, Lorena Vultaggio, hanno fornito un’interessante panoramica sui lavori effettuati, i primi esiti e le prossime tappe progettuali. A moderare il prof. Salvatore La Bella.
“E’ stata una giornata importante – ha affermato Vincenzo Trapani, Responsabile dell’Impresa Capofila Società Agricola Trapani srl – che ha visto i relatori raccontare i primi mesi di attività nei campi sperimentali, attraverso interventi di razionalizzazione , l’uso dei predatori per il controllo dei fitofagi chiave nelle colture di interesse floricolo e orticolo e ancora interventi agronomici volti alla difesa integrata dei prodotti. La sostenibilità delle imprese agricole è di fondamentale importanza – ha concluso – ancor di più in questo momento storico che vede le piazze infiammate dalle proteste degli operatori del settore per i noti problemi che attraversa il mondo agricolo e Innortifloris può offrire la possibilità di trovare soluzioni innovative e validare metodiche e tecnologie per migliorare la sostenibilità delle colture agricole“.